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martedì 27 gennaio 2015


 I'ipocrisia è quella cosa che prima di tutto autoinganna te stesso , cioè ti fa dire cose false a cui tu stesso non credi. Per cui porta all'incoerenza. Visto però, che l'invidia non fa "vedere" la realtà ("Invidia" dal latino "IN"- avversativo - e "VIDERE", guardare contro, ostilmente, biecamente o genericamente guardare male), non facendo vedere la realtà si dicono inevitabilmente falsità che porteranno all'ipocrisia cioè,  alla fine della fiera,  all'autoinganno di sé stessi.

giovedì 30 gennaio 2014

Tra Simbolo e Realtà

Qualche giorno fa, la mattina del  26 gennaio  per la precisione, il Papa ha svolto il consueto Angelus , al termine del quale, ha liberato due colombe bianche .
Una di queste due colombe è stata repentinamente attaccata da un corvo e , in seguito, divorata da un gabbiano ( almeno così diceva il giornale ) .
L'istante dell'attacco è stato immortalato dal fotografo nell'immagine qui reinterpretata, tratta da questo episodio.
La figura geometrica che si vede sotto ai due volatili è, per la maggior parte di chi la osserva, una figura tridimensionale, ovvero un cubo. Questo accade a prima vista: ad un'immediata occhiata il nostro cervello interpreta quella che è solo una rappresentazione di una figura tridimensionale.
 Per alcune menti , in particolare alcuni autistici, è facile , a prima vista, vedere tre figure collegate: due rombi (uno bianco ed uno nero) ed un quadrato (in grigio). Vedere la realtà da una prospettiva leggermente diversa , quindi , senza che venga in alcun modo "reinterpretata" . La nostra mente funziona infatti in modo particolare, riuscendo a dare significati che vanno oltre quello più "reale" (o "obbiettivo" e "vero") . Il lato simbolico è sempre quello che molti cercano dietro alle cose come anche dietro al linguaggio. Un modo di dire o qualsiasi frase ironica e sarcastica,  ha sempre questo aspetto, che sta nel COME le parole vengono interpretate da chi le sente: non vanno prese alla lettera, insomma. Anche un'immagine ( come la foto della colomba attaccata dal corvo, in piazza San Pietro) può esprimere a prima vista lo scontro tra il bene (il bianco della colomba) e il male ( il nero del  corvo). Se la foto è centrale e presa escludendo il contesto, è facile che assuma immediatamente un connotato simbolico (come alcuni quadri surrealisti ). E solo ad un'analisi più attenta , per esempio leggendo l'articolo sotto alla foto o il titolo , ci si rende conto che è l'immagine in questione non è un'opera di qualche artista (una rappresentazione "dell'eterno scontro") ma una foto di cronoca di un avvenimento reale e naturale. Tutto dipende ,ovviamente, da chi guarda - per esempio vedendo l'immagine sul giornale senza nessuna descrizione -   ma , a seconda della mente che interpreta di primo acchito, vi saranno "visioni" diverse. L'immagine è artificiale o naturale a seconda del contenuto che prevale: la realtà o il fatto simbolico che ci trasmette isintivamente. L'istinto però non sempre è reale ma dipende da come siamo fatti: dalla cultura , dalla fantasia o dalla presenza di credenze che possediamo.   Cosa vedi un cubo oppure dei rombi collegati a un quadrato, il  fatto simbolico oppure  il fatto reale?  Una questione di "prospettiva".
 L'immagine è potente in questo senso perchè posside il bianco e il nero ,oltre al simbolo di pace portato dalla colomba. E' facile, leggendo l'articolo, che la nostra mente si porti solo in un secondo momento verso il fatto naturale, nudo e crudo : un predatore ha catturato una preda , qualcuno deve aver fotografato l'evento , da vicino , nel momento opportuno. Tutto dipenderà perciò dalla didascalia e dal titolo dell'articolo che dovrà spiegare l'evento per quello che è, togliendoci ogni dubbio. Mentre per il Papa il presagio sarà funesto perchè la colomba è simbolo della pace, dietro al fatto in sè non c'è niente riferito al "male" o al "bene" ma semplicemente il manifestarsi di un evento naturalissimo che non celerebbe , realmente, nulla di simbolico: la legge di natura di preda e predatore. Linterpretazione, anche se creata dalla nostra mente (e quindi spesso falsa) è , in ogni caso, la nostra vera fonte di salvezza: i simboli  che si  celano dietro alle cose quotidiane possono donare un significato molto più  profondo di quello che è in realtà.

domenica 17 novembre 2013

Il futuro social che verrà

Detto grossolanamente, e'  un "addetto al concept" di un sito (o di un app) , un lavoro nuovo che non consiste nè nel programmare, nè nel realizzare la grafica. E' un  terzo individuo che si occupa di come rendere più "social" il sito internet come nelle modifiche che ci sono state su Youtube e Google plus..  Questa mansione  è abbastanza creativa, e sviluppa il modo con cui i fruitori interagiranno con questi "nuovi oggetti moderni", chiamati Social Network . Adesso si è vista bene con i cambiamenti, attuati su Youtube  da Google +,e  già presi di mira dagli utenti con la creazione di un esercito comandato dal misterioso "Bob". Per unirsi a Bob è nato il contagio di copiare ed incollare l'immagine di un omino con un carro armato , come si può già vedere in questi giorni sui video Youtube. Sarà questa una moda dalla vita breve, con cui gli utenti  cercano di "imporre" il proprio volere su come gestire i commenti e , più in generale, l'interfaccia di un social network?  Possibile che abbia qualche effetto sullo sviluppo di Google+? O improvvisamente si verrà "inviluppati" nel meccanismo invisibile, tornando passivi? Google non è di fatto considerato un social network ma è sulla giusta strada per scalzare FB , nonostante FB abbia dalla sua, il fattore "moda". Di fatto gli utenti si ribellano  e cercano  voce in capitolo. Questo per non essere passivi nell'interazione con un sito, ma con la possibilità di scegliere come cambiare e se cambiare le impostazioni, attivamente . Ogni scelta fatta da chi manovra il “dietro le quinte” ha ,se ci fate caso, un grosso potere sugli utenti.. Cambiare un’interfaccia cambierà gli usi e costumi dell’intera comunità di un Social Network. Pensate solo l’invenzione dei “Likes” su FB come hanno cambiato addirittura il modo di fare marketing!  .. l’interfaccia a Diario che ricorda quella che era in origine l’idea di “blog”(diario in cui esporre cosa ci accade di giorno in giorno) e di cui molti utenti di FB si trovano volenti o nolenti a dover fare i conti (e per alcuni con scarso interesse). I “followers” inteso come "gente qualsiasi che possa seguire la tua pagina"  penso sostituiranno l’idea limitata di “amici”, in quanto si potrà condividere contenuti e amicizie con persone ,conosciute e non, ma dagli stessi gusti . Questo attraverso i commenti di Youtube, ma non solo. Le “cerchie” presenti su Google + oltre ad esprimere pareri (come in Twitter) e a condividere video ,collegheranno la comunità degli “amici” di FB con Youtubers o artisti che più ci piacciono. La grande unificazione “social” è appena iniziata e credo che il motore portante di tutto sarà niente meno che Youtube, intelligentemente comprata da Google e dall’impatto sociale futuro, molto grande (esprimere chi si è tramite un video è la cosa più comunicativa che c’è, e l’hanno capito anche molti professionisti non Youtubers : sempre più attori, professori, manager, cantanti, artisti creano un loro canale Youtube). In ogni caso ogni scelta compiuta nel cambiare un’interfaccia di un Network, cambierà le interazioni sociali in modo sempre più radicale: “guiderà” gli utenti verso certi binari piuttosto che altri, ma con scarsa possibilità di scelta da parte degli stessi. Bob  rappresenta questa voglia di pieno controllo: una ribellione che scardini i binari sui cui si è costretti da “forze esterne ed invisibili” . Una presa di coscienza, in parte solamente istintiva  comunque, che nasce solamente quando cambia qualcosa (come l’utilizzo dei commenti su Youtube, grazie a Google+). In realtà le cose sono già cambiate prima che ce ne rendessimo conto,  e ogni piccola modifica e aggiunta ci farà “compiere” gesti nuovi , interazioni nuove , “guide a come comportarci nuove” .Tutto questo senza possibilità di preservare tanta privacy: quello che metti su internet sarà usato dal Network di turno per carpirti dati, farne statistiche di marketing su larga scala (vedi per esempio la startup "Viewsy"). Tutto con un “mi piace” ,”condividi”, ”tagga” ,o altre ingegnose diavolerie. Google + ha semplicemente capito l’impostazione che ha fatto sì che Facebook rivoluzionasse  internet , l’ha ripresa e l’ha ampliata  a cerchie che possono comprendere “followers” di ogni tipo: dal lavoro ,agli amici, ai nostri youtubers  preferiti . Avendo Google  la possibilità di interagire attivamente con Youtube, potrebbe ampliarsi creando un grosso social network unico. In parole povere se Google imiterà FB nell’interfaccia (come sta tentando), a sua volta FB diventerà solamente un surrogato di qualcosa che è di fatto più vasto. Chi vincerà? una "super piattaforma Google plus"(o come si chiamerà) o l’ora  inossidabile moda, rappresentata da Facebook?
Ai posteri l’ardua sentenza  e,  come direbbe ai nostri giorni Luke .. che il social sia con te!


martedì 12 novembre 2013



"L'arte di combattere senza combattere ; non c'è alcun avversario perchè la parola "io" non esiste ; un combattimento perfetto non è altro che un gioco ma preso sul serio ; l'artista marziale non è mai teso ma pronto , non pensa ma neppure sogna... è pronto a tutto."
Questo è quello che Bruce Lee  risponde al gran maestro, nel film "I 3 dell'operazione drago". Nel momento in cui Mr.Lee supera il piano fisico del guerriero e raggiunge il piano spirituale.
Questa volta mi propongo un tirbuto al grande Bruce Lee (nell'immagine,con la chewing gum),  definitosi, esso stesso  "artista marziale" ,ed effettivamente un vero e proprio Artista ,oltre che combattente. Il grande aspetto legato allo "Spirito" e alla  personalità del guerriero più che alla forza fisica o alla tecnica intrepresa nel combattere, resta la cifra fondamentale della sua visione di "incontro marziale" , oltre che una vera e propria filosofia di vita.
Quello che conta non è la tecnica o lo stile pre-definiti  , bensì l'adattamento e il cambiamento di stile a seconda delle circostanze, fino ad arrivare ad una assenza di stile . In questo caso la tecnica che si intraprende nel combattimento non è più definibile, bensì in continuo mutamento nello svolgersi dell’incontro. L’imprevedibilità delle mosse saranno esclusivamente legate alla personalità del combattente, e a nient’altro. “Diventa acqua, amico mio” era il famoso monito di Lee,  adattati alla situazione che ti circonda come fa l’acqua che versata in un recipiente ne assume la forma che sia essa un bicchiere, una tazza o una pentola. Apri la mente , sii privo di forma e ricettivo alle condizioni. Fluido appunto come un liquido che può scontrarsi con forza incredibile oppure fluire, mutando continuamente nel percorso. L’idea di mancanza di forma(o tecnica) era legato , però,  solamente all’idea di liberare la propria mente da pre-concetti o regole prefissate imposte dalla tecnica. Solo così ci si può “porre in vantaggio” nelle situazioni. Non imponendosi limiti di “stile” ma facendo sì che siano le situazioni stesse a generare la risposta migliore. L’idea era che : io non colpisco a quel punto, ma il colpo viene da sé. Il  vantaggio   di non possedere una tipologia di combattimento , inoltre, sarà quello di risultare imprevedibili all’avversario. In ogni caso l’assenza di stile non lo era mai veramente. Si trattava di combinare l’istinto naturale dell’individuo, col controllo: se prevale il primo si risulterà “ non scientifici” cioè non esperti, se prevarrà il secondo si risulterà “meccanici” e non naturali. Per fondere in modo armonico i due aspetti , un po’ di naturalezza sarà mischiata alla “tecnica”(innaturale) e viceversa. Questo per generare un modello vincente ed efficiente di artista marziale e , più in generale, di essere umano. L’obbiettivo “Ideale”  era di allenarsi nelle varie tecniche e infine annullarle, generando un proprio modo personale di combattere. Conoscere le regole , per poi infrangerle sarebbe stata l’essenza dell’arte marziale da lui stesso creata il  Jeet Kune Do (截拳道). L’adattamento all’ambiente (la fluidità), l’efficienza, l’automiglioramento non sono però  l’obbiettivo finale di Lee. L’obbiettivo finale di un artista marziale non è quello di difendersi o di attaccare,  ma quella , estremamente difficile, di esprimere onestamente sé stessi . Per ottenere questo è necessario un atteggiamento che unisce istinto ,contenuto emozionale, allenamento. Dimenticare ciò che ti è stato insegnato, cristallizare il tutto in uno stile personale, allenarsi. Tutto per perseguire l’obbiettivo più ambizioso e difficile:  esprimere al meglio sé stessi nel modo più onesto possibile.

giovedì 10 ottobre 2013

Buoni propositi di un fumatore

La mente di un fumatore che pensa di smettere. Come tutte le cose che ci ossessionano nella vita ,spesso il pensare di smettere di fare qualcosa di cui abbiamo vizio, aumenterà l'ossessione stessa. Per cui non pensare di fare la dieta, o di smettere di fumare ma semplicemente smettere di pensare alla cosa in sè la farà sparire. Certo non è facile ma è il momento in cui dici "ho smesso " equivale già al pensiero di una nuova sigaretta .

martedì 18 dicembre 2012

Omaggio ad Eastwood

Volevo un attimo trattare il tema della Giustizia quella con la "G" maiuscola e chi meglio di Clint Eastwood   incarna lo spirito dello sceriffo giustiziere? Vabbè,a parte gli scherzi, mentre la Natura o Dio sono abbastanza 
indifferenti alle sorti umane, solo noi, con la nostra capacità di giudizio, siamo in grado di scoprire se una cosa si "giusta" oppure no.Certo è una cosa soggettiva ma è , secondo me, la caratteristica che ci distingue come esseri umani. E' solo grazie all'uomo se esiste questo principio e,se Dio esiste, siamo comunque noi a gestire e proclamare quella che noi crediamo Giustizia. Senza questo principio tutto sarebbe possibile, la morale non esisterebbe e l'umanità non sarebbe tale. La Giustizia sta prima nella capacità di vederla ,solo
così c'è la possibilità di lottare per essa. Non serve essere eroi per sapere che è questa che da senso alla vita, che ci fa essere coscienti delle sorti di chi verrà dopo di noi.  

martedì 1 maggio 2012

Martini's Man is back


Come ogni Blog che si rispetti c'è sempre un pò di.." sproloquio" su vari argomenti .Per soddisfare ciò entra in campo ancora una volta l'uomo del Martini , la cui prima apparizione del 9/11/2011 si può trovare nella sezione "pensieri frasi". 
Alla prossima!

giovedì 29 marzo 2012

Frase epica

Beh la frase si commenta da sola (se siete finissimi buongustai!). In ogni caso vige il detto
"Stupido è chi lo stupido fa" del saggio Forrest.
Ora lascio per un pò e me ne vado in Svizzera. Perchè? Per due ottimi motivi il primo è senza dubbio il
cioccolato , il secondo sono i danè  .  Certo i soldi comprano il cioccolato e andrebbero al primo posto ma... vi pare siano dolci e gustosi come la cioccolata? ehe a presto gente buon gustaia!!

domenica 26 febbraio 2012

Domanda aperta..

Ok gente,  lo chiedo direttamente a voi .. chi siete ? No ..a parte gli scherzi, vi chiedo che definizione dareste al termine "gente"? Se volete potete fantasticare una risposta personale qualsiasi, al termine, e poi alla fine darò la mia..        il vincitore in ogni caso sarà la"gente" !!

venerdì 27 gennaio 2012

Giorno della Memoria





La disumanità grida vendetta alla disumanità..
Memory save Humans,Hate Kills.

venerdì 2 dicembre 2011

sabato 26 novembre 2011

Dyno Crisis



Aprite col tasto destro del mouse e cliccate su apri collegamento..se no, si vede sgranato.
Qualcuno spero abbia giocato alla fantastica serie Dino Crisis della Capcom!
Mi sono ispirato ovviamente da quel titolo imperdibile.
Storico! Viva la Capcom!

mercoledì 9 novembre 2011

Martini's Man in: Le 3 fasi ordinate

La particolarità non è tanto nella spigazione, ma piuttosto che le 3 fasi seguano questo preciso ordine .

giovedì 20 ottobre 2011

Scuola


Anche se può sembrare ovvio è meglio ricordarsi che la propria testa è ciò su cui fare affidamento..
lo dicevano sempre a Scuola!