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giovedì 17 gennaio 2013

Somni 451 la ribelle che svela la verità- dal film Cloud Atlas

Il film è Cloud Atlas dal regista di Lola Corre Tom Tykwer e dai registi di Matrix ,i fratelli Wachowski.

La nostra vita ci appartiene in parte, siamo il frutto di chi c'era e di chi verrà, viviamo solo se condividiamo e se scegliamo di essere malvagi o gentili condizioniamo le sorti di tutto il flusso temporale, che è visto come un tutt'uno in cui non c'è un ordine necessario di prima e dopo, ma un mix di eventi che possono essere capiti solo capendo l'animo umano nel suo complesso. La nostra vita non finirà con la nostra morte ma proseguirà in alter ego di altri discendenti e i ricordi ritorneranno in questi discendenti come   Déjà vue e sensazioni di vita vissuta.
Eccetto la questione dei Déjà vue (che puo’ essere dubbia), è interessante la visione di nostri possibili discendenti che ripercorrono il nostro cammino in diverse epoche: azione di lotta contro la schiavitù nel 1800 può essere vista come la ribellione in un lontano futuro (2144) di altri temerari  alter-ego degli stessi protagonisti del passato, che lottano per i diritti tra i cosidetti “serventi”, nati artificialmente in vasca, e il popolo dei consumatori “liberi”(o meglio dei loro fedeli protettori).Due temi di Claud Atlas sono interessanti: uno è appunto il fatto che nostre vite dipendono dalle azioni che compiamo, che a loro volta si protraggono in chi decide di proseguirle dopo di noi , e prima di noi. Non siamo autonomi : dobbiamo ringraziare gli avi passati e futuri che sono un “prolungamento" delle nostre vite. La vita infatti è considerata come scelta e condivisione di azioni positive o negative. Per alcuni si tratta di lottare per i più deboli e ribellarsi al potere sovrastante (vedi anche il ruolo di neo, in Matrix), per altri di mantenere il potere  acquisito schiacciando i deboli e sfruttando il consenso della “massa” condizionabile. Ed ecco il secondo tema interessante: la visione del futuro prossimo. Multinazionali sfruttano il potere del “Consumismo” , ormai esasperato, come farebbero i Nazisti: con la crudeltà più spietata nei confronti dei “serventi” . Azioni malvage e diaboliche sotto l’ideale del consumismo assumono un valore più pericoloso di quanto fecero i Nazisti con gli Ebrei, perché sorretti da un fine pragmatico : fornire e servire i potenziali clienti, di quello che desiderano. Non ci sono più altri ideali se non quello del mercato e non c’è bisogno di altro se non di schiavizzare il debole, per i propri fini di guadagno: anche utilizzando la più bieca violenza. L’umanità resta in salvo come sempre grazie ad un ribelle e coraggioso che mostra a tutti la verità (Sonmi 451), e si immola per la libertà dei più deboli, facendo della sua morte il simbolo della rivoluzione.
Somni-451 e la sua azione sono come una goccia in un mare sconfinato, ma cos’è il mare se non un insieme di gocce?

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